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Convegno Nazionale AICIS 2024
In dara 14 giugno, presso l’Hotel Malpensa sarò presente tra i relatori del Convegno Nazionale AICIS 2024 per parlare di Antifrode nei sinistri stradali e l’utilizzo delle risultanze dei dispositivi scatola nera come contrasto alle frodi. Di seguito il link del programma: INFO E PROGRAMMA
Dati EDR e Scatole Nere: dispositivi a confronto nei crash test
In un mercato automotove sempre più in evoluzione e con un’elettronica sempre più spinta, diviene rilevante valutare e confrontare i dati estraibili dai sistemi integrati al veicolo (EDR – Event Data Recorder) a seguito di un incidente stradale e quelli acquisibili dai dispositivi scatola nera di tipo aftermarket. Nell’articolo di SicurAUTO la mia analisi dei risultati dei dispositivi scatola nera e dei sistemi EDR a confronto, oltre alla comparazione tra i dati di dispositivi scatola nera a parabrezza e alla batteria a seguito di crash test auto/auto, auto/moto e auto/bicicletta. LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO
CRASH TEST DAYS – GIORNATA DI ANALISI DEI DATI
Il prossimo 31 maggio 2024, insieme a tanti illustri relatori, avrò il piacere di intervenire ad una giornata dedicata all’analisi delle prove di crash del 2022 tenutesi presso la sede di AISICO (Pereto) e delle prove del 2023/2024 presso il centro DSD (Linz). Nella giornata saranno trattati: – Analisi dei dati delle centraline EDR – Analisi dei dati delle scatole nere e uso per la ricostruzione – Calcolo delle collisioni con modelli impulsivi – Ricostruzione multibody – Analisi delle deformazioni – Stima dei valori EES dei veicoli Per maggiori info: https://www.pc-crash.it/eventi/prossimi-eventi/analisi-dati-crash-test-2022-2023-2024
Convegno Formativo sui Sistemi ADAS
Il 17 Novembre a Cosenza parteciperò quale relatore del convegno sui sistemi Adas organizzato dallo SNAPIS e dall’Ordine dei Periti Industriali di Cosenza. Analizzeremo i vari sistemi di assistenza alla guida, i tempi per la calibrazione e, tramite un officina, le tecniche di intervento e le possibili problematiche. SCARICA LA LOCANDINA IN FORMATO PDF CON TUTTE LE INFO
SICUREZZA E ADAS – IL TALK SHOW DI ABS MOTORI SUL FUTURO DELL’AUTO
È tornato il Talk Show di ABS Motori su Canale Italia. Una tavola rotonda che ha permesso il confronto dei principali operatori automotive sul tema sicurezza e sistemi ADAS. Due puntate di un’ora ciascuna, per approfondire temi legati alle nuove tecnologie e agli scenari futuri. Vi raccontiamo la prima parte. SCARICA L’ESTRATTO IN PDF
CORSO BLACK BOX 28.04.23 LECCE
In data 28 aprile, in Lecce, si terrà una giornata studi sulle risultanze dei dispositivi scatola nera. Verranno analizzati: i diversi componenti che compongono il dispositivo scatola nera, le diverse modalità di installazione e la differenza tra i dati forniti, i report delle principali Imprese assicurative e le direttive dettate da ANIA i casi reali cenni sulla legislazione vigente Infine, verranno selezionati tre casi studio tra quelli inviati dai partecipanti, che verranno analizzati durante il corso.
CORSO BLACK BOX 15.04.23 ROMA
In data 15 aprile, in Roma, si terrà una giornata studi sulle risultanze dei dispositivi scatola nera. Verranno analizzati: i diversi componenti che compongono il dispositivo scatola nera, le diverse modalità di installazione e la differenza tra i dati forniti, i report delle principali Imprese assicurative e le direttive dettate da ANIA i casi reali cenni sulla legislazione vigente Infine verranno selezionati tre casi studio tra quelli inviati dai partecipanti che saranno analizzati durante il corso.
Scatola nera dei veicoli: cosa è, impieghi ed utilità: Ordine degli ingegneri di Modena
In data 26/11/2022, presso la Sala Master del Dipartimento di Ingegneria E. Ferrari di Modena analizzerò i dati forniti dai dispositivi scatola nera di tipo aftermarket ad uso assicurativo. Durante l’incontro, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Modena, verranno trattate le tematiche analizzate nel testo La Scatola Nera – Principi e Applicazioni della black box in ambito automotive. L’evento, è aperto a tutte le figure professionali, previa opportuna registrazione tramite il portale CNI al seguente link: https://www.iscrizioneformazione.it/registrazione/start Il corso prevende un contributo minino che è richiesto dall’Ordine, oltre al riconoscimento di 2 crediti formativi per gli Ingegneri. Di seguito la locandina per maggiori dettagli. INFO E LOCANDINA
Auto180 Accademia
In data 18 e 19 novembre, presso l’UNAHOTELS MH di Matera, l’Accademia di Auto180 si rivolgerà alle carrozzerie del sud Italia con i due corsi relativi all’Analisi dei dispositivi scatola nera in ambito Automotive, erogato dall’ing. Angelo Capolupo, e sulla gestione dei processi, erogato dal Politecnico di Torino nelle persone dei professori Silvano Guelfi e Paolo Saluto.
Scatole nere: non sono tutte uguali, ecco perché (SICURAUTO)
Approfondimento tecnico sulle scatole nere grazie al contributo dell’ing. Angelo Capolupo, esperto di consulenza tecnica in ambito forense LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO SU SICURAUTO
CRASH TEST IN AMBITO URBANO – CENTRO PROVE AISICO 10 GIUGNO 2022
Il 10 giugno avrò il piacere di essere uno dei relatori della giornata crash test organizzata da AISICO e Biomeccanica Forense. Verranno eseguite diverse tipologie di crash test auto/auto, auto/bici e auto/moto. I veicoli saranno dotati di dispositivi scatola nera e per alcune prove sarà possibile incrociare i dati dei dispositivi black box con quelli dell’EDR. Di seguito il programma dell’evento. PROGRAMMA EVENTO
Scatola nera, privacy e aspetti giuridici – Presentazione Libro 19 Maggio studio E-Lex a Roma
In data 19 maggio in Roma, presso la splendida location dello studio E-Lex, avrò il piacere di presentare il mio Libro insieme ad altri esperti del settore, con i quali discuteremo di scatola nera, privacy e aspetti giuridici correlati all’utilizzo dei dati telematici. I posti sono limitati e in esaurimento. Per la partecipazione è necessario mandare una mail a posta@e-lex.it e attendere conferma per l’avvenuta registrazione. INFO E LOCANDINA COMPLETA
10 Giugno a Pereto (AQ) giornata dedicata ai Crash Test
Il 10 giugno sarò a Pereto per partecipare alla giornata dedicata ai crash test in cui verranno analizzati i dati dei dispositivi scatola nera e dell’EDR e durante la quale avrò il piacere di parlare del libro La Scatola Nera- principi e applicazioni della black box in ambito automotive.
Presentazione del Libro “La Scatola Nera” – 14 Maggio a Palermo
In data 14 maggio, ore 10.30, presso il circolo degli ufficiali dell’Esercito in Palermo, avrò il piacere di presentare il mio libro: La Scatola Nera – Principi e applicazioni della black box in ambito automotive. Interverrà il dottor Boris La Corte in qualità di privacy Specialist di SNFIA. Moderatrice dell’evento dott.sa Grazia Seidita. Per la partecipazione è gradita una mail di conferma a info@duessegi.com SCARICA LA LOCANDINA DELL’EVENTO
XXXIV CONVEGNO NAZIONALE DELL’ ASAIS-EVU ITALIA – 7 MAGGIO 2022 ROMA
Il 07 maggio, presso lo Sheraton Parco de’ Medici in Roma sarò uno dei relatori del XXXIV CONVEGNO NAZIONALE dell’ASAIS-EVU Italia, Associazione nazionale degli analisti ricostruttori, dove insieme a giornalisti, tecnici e avvocati discuteremo di sicurezza stradale e dell’utilizzo, all’interno dei processi, dei dati forniti dai dispositivi scatola nera ad uso assicurativo o dispositivi similari. Diviene, infatti, sempre più importante saper ben analizzare e interpretare le risultanze dei dispositivi elettronici in dotazione ai veicoli e comprenderne i possibili limiti, affinché questi dati vengano correttamente utilizzati nella ricostruzione dell’incidente stradale e valorizzati in ambito giuridico. Cliccando qui sotto è possibile scaricare la locandina dell’evento mentre dal link seguente vengono riportate le modalità di iscrizione LOCANDINA DELL’EVENTO https://www.asais-evuitalia.eu/events/xxxiv-convegno-asais-evu-italia/
Seminario Scatola Nera per gli ingegneri iscritti all’Ordine di Reggio Emilia
Il seminario, riservato agli ingegneri iscritti all’Ordine di Reggio Emilia, si terrà con il metodo FAD sincrona (Formazione a Distanza con relatore e partecipanti presenti contemporaneamente all’evento). L’iscrizione potrà essere eseguita tramite il portale www.iscrizioneformazione.it La frequenza al seminario attribuirà n. 2 CFP. SCARICA LA LOCANDINA CON TUTTE LE INFO
Nella rivista IoCarrozziere si parla del libro La Scatola nera
Nell’ultimo numero della rivista IoCarrozziere si parla del libro La Scatola nera – Principi e applicazioni in ambito automotive. SCARICA ARTICOLO IN PDF Di seguito il link per sfogliare per intero la rivista: https://www.iocarrozziere.it/ultimo-numero/ Acquista il libro MODALITÀ DI PAGAMENTO BONIFICO BANCARIO IBAN: IT77U 03069 09530 100000001479 INTESTATO A DUESSEGI EDITORE SRL CAUSALE: ACQUISTO LIBRO LA SCATOLA NERA Per maggiori info e ordini: info@duessegi.com
La scatola nera: questa sconosciuta 15 Marzo 2022 Webinar
Il seminario, in webinar, è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, unitamente alla Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, in collaborazione con l’Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti (AIIT). La partecipazione al seminario rilascia agli ingegneri iscritti all’Ordine di Roma n. 4 CFP ai fini dell’aggiornamento delle competenze professionali (ex DPR 137/2012 e successivo regolamento approvato dal Ministero della Giustizia). INFO E LOCANDINA
AFTERMARKET AUTOMOTIVE CAMPUS
Ripartire insieme e con brillante entusiasmo. Questa è la filosofia che ha dato il via all’evento tenutosi il 1 di luglio al Museo Fratelli Cozzi di Legnano (MI). Una mattinata dedicata all’incontro di numerosi professionisti, al network e alla trattazione di temi attualissimi quali sicurezza, formazione, tecnologie, digitalizzazione ed evoluzione della riparazione. In qualità di padrona di casa, la dott.ssa Elisabetta Cozzi ha presentato agli ospiti la ricca storia del museo di famiglia, un meraviglioso luogo culturale nato nel 1955 dalla passione nutrita dal padre e collezionista Pietro Cozzi per l’Alfa Romeo. Terminato il welcome coffe, Giuseppe Polari ed Elisabetta Cozzi hanno accolto gli invitati nella meravigliosa sala espositiva del museo, dove costoro hanno potuto sedersi in mezzo a ben sessanta storici modelli di Alfa Romeo. Dopo una breve introduzione promossa da Walter Zuliani, direttore della rivista Io Carrozziere, la mattinata è entrata nel vivo con l’intervento di Marco Mosaici, Direttore Aftermarket Network di Arval Italia, il quale ha parlato dello sviluppo delle flotte, delle motorizzazioni elettriche, di una mobilità sempre più green, degli Arval Center e dei centri di riparazione. A seguire, il Project Manager di Auto180 Fabio Porro ha intrattenuto gli ospiti toccando i temi di sicurezza, di riparazione d’eccellenza ed evidenziando alcune criticità insite nella “Riforma 122”, in riferimento a qualifiche professionali, attrezzature e al concetto di garanzia. Da remoto, si è poi connesso anche l’Avv. Guido Scorza, componente del collegio per la protezione dei dati personali, il quale ha trattato il delicatissimo rapporto tra l’accesso ai dati e la tutela della privacy degli automobilisti. Dopo un breve pausa rigenerante, gli ospiti hanno potuto ascoltare l’intervento di Michele Serra, Head of Product Development di Generali Jeniot, il quale ha parlato di assicurazione, digitalizzazione dei servizi e di ecomobilità. La parola è poi passata all’Ing. Angelo Capolupo dello “Studio Capolupo”. Invitato per presentare alla platea lo scenario delle auto connesse, egli si è soffermato anche sul delicato tema dell’invio dei dati verso terzi, per far comprendere agli ascoltatori come il futuro autoriparatore dovrà intervenire su veicoli sempre più tecnologici. Successivamente, in qualità di CEO di Ballsystem, Roberto Sticca ha preso la parola per l’ultimo intervento, spaziando tra argomenti tecnici, come nuove vernici e attrezzature, per giungere a esporre temi di stampo più manageriale come la Customer Centricity e la Customer Experience, ormai sempre più centrali nel mondo dell’autoriparazione. Dalle 9.30 alle 13.00, gli ospiti hanno quindi potuto beneficiare dei contributi espressi da tutti questi professionisti. Durante le pause, non sono mancati dei brillanti momenti di networking, indispensabili per poter “fare il business”. In chiusura, Fabio Porro di Auto180, Silvia Pansini del Gruppo Itas Assicurazioni, Alessandro Angelone di Confartigianato Autoripazione, Marco Mosaici di Arval Italia, Paolo Lavitola di Autocenter Arese, Luigi Minen di Texa, Massimo Pellegrino di Zf Aftermarket e Roberto Sanvito di Basf hanno avuto l’occasione di ritornare sui temi trattati per intavolare un confronto costruttivo, garantendo un alto livello di contenuti particolarmente apprezzati dal pubblico. Considerate le sensazioni positive e la ricca partecipazione di tutti gli ospiti, abbiamo chiesto ad alcuni relatori e partecipanti della tavola rotonda di rispondere ad alcune domande. ARTICOLO COMPLETO IN PDF
L’Automotive Campus accende i motori!
Nella cornice del Museo Cozzi, giovedì 1° luglio, si è svolta l’anteprima della prossima edizione dell’Automotive Campus. Con una presenza importante di operatori del settore, dopo un lungo periodo in cui siamo stati costretti “a incontrarci” virtualmente e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid-19, è stata un’occasione unica per parlare e confrontarsi di persona sulle ultime novità mercato dell’autoriparazione. Preziosi gli interventi dei relatori, tra cui Marco Mosaici (ARVAL), che ha raccontato come si sta evolvendo la rete delle flotte e Fabio Porro (Auto180), che ha parlato di sicurezza stradale intesa come ripristino del veicolo in sicurezza. Intervenuti via Skype, Guido Scorza, Garante della Privacy, ha parlato di accesso e utilizzo dei dati e Michele Serra (Generali) ha parlato di assicurazioni ed ecosistemi di mobilità. L’ingegnere Angelo Capolupo (Studio Capolupo) ha poi parlato di black box e memorizzazione del sinistro e, infine, Roberto Sticca (BallSystem) intervenuto per parlare di come si sta trasformando il mercato della riparazione. Insomma, un evento ricco di spunti di riflessione, che si è concluso con una tavola rotonda durante la quale sono intervenuti numerosi ospiti per parlare di innovazione. Sui prossimi numeri delle nostre riviste riporteremo il report con commenti e interviste.
Ripartiamo! Anteprima 4° Automotive – Campus Museo Cozzi Legnano 1 Luglio 2021
Si riparte e lo facciamo parlando di mercato, di evoluzione tecnologica delle vetture, di processi di riparazione e quindi di sicurezza. Affronteremo anche argomenti legati all’ambiente, ai processi di economia circolare, alla mobilità, black box, gestione dei sinistri ricambi. Tra i macro argomenti: MERCATO DELL’AUTORIPARAZIONE EVOLUZIONE E TECNOLOGIA: AUTO CONNESSA, MOBILITÀ E CYBER SECURITY L’EVOLUZIONE DELL’AUTORIPARATORE: FORMAZIONE, PRODOTTI E ATTREZZATURE SCARICA LA LOCANDINA CON INFO E PROGRAMMA
ABS MOTORI: Black box e Privacy
Lunedì 29 marzo, alle 20.30, su Sportitalia c’è stata la prima puntata di ABS MOTORI condotta da Romina Minadeo e Giuseppe Polari. Ho avuto il piacere di essere ospite insieme all’avv. Guido Scorza, componente del collegio al Garante Privacy. Abbiamo parlato della scatola nera in uso automobilistico, dei dati e relativa gestione.
Duessegi Training – La scatola nera fa tris
La formazione è fondamentale per le aziende che vogliono essere in grado di adeguarsi alle esigenze del mercato e alle normative, sempre più stringenti. Per questo motivo Duessegi Training ha immaginato 53 corsi tecnici, di marketing e gestionali che costituiscono un vero e proprio percorso di formazione “continua” e possono anche anche essere personalizzati in funzione delle necessità di ogni singola azienda. Dopo il successo delle prime due edizioni, mercoledì 25 marzo 2021, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 si terrà il terzo evento dal titolo “Scatola nera, non farti trovare impreparato”. Il formatore, l’ing. Angelo Capolupo, illustrerà le diverse tematiche connesse all’uso delle black box, dall’analisi delle diverse modalità d’installazione a quella dei report in uso nel mercato assicurativo. Verrà dedicato ampio spazio all’interpretazione, supportata da esempi concreti, dei dati provenienti dalle curve pre-urto e post-urto di un incidente stradale. Dato il protrarsi dell’emergenza sanitaria, il corso si svolgerà in modalità a distanza. Per informazioni e iscrizioni è possibile mandare una mail a training@duessegi.com
La scatola nera: errori comuni – installazione – accesso ai dati e privacy – Intervista per la Rivista Io Carrozziere.
Di seguito la mia intervista rilasciata alla Rivista Io Carrozziere sul dispositivo Scatola Nera. SCARICA L’INTERVISTA COMPLETA
Duessegi Training: il primo corso è un successo
In un settore dinamico come quello dell’automotive, per le aziende che vogliono far crescere il proprio business, la formazione è fondamentale. Per questo motivo Duessegi Training ha organizzato 53 corsi tecnici, di marketing e gestionali che consentono alle imprese di avere la certezza che i propri manager e collaboratori siano sempre adeguati rispetto alle nuove esigenze del mercato e ai dettami delle normative, sempre più stringenti. Ieri mattina, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, si è tenuto, in modalità digitale, il primo evento formativo dedicato alla black box. Il relatore, l’ing. Angelo Capolupo, ha illustrato i procedimenti da seguire per la corretta interpretazione dei dati provenienti dalle scatole nere, risolvendo anche eventuali criticità che possono emergere. Ha parlato inoltre delle normative che regolano il trattamento dei dati e i reciproci rapporti tra driver, compagnia assicurativa e provider. La tematica trattata ha riscosso un grande interesse da parte degli operatori del settore, tanto che il corso è andato sold out. https://www.studiocapolupo.com/wp-content/uploads/Clip_CorsoBlackBox_Light.mp4
Corso di Formazione Scatola Nera 19 Gennaio 2021
In data 19 gennaio, tra le ore 09.00 e le 13.00, si terrà, online, il corso base sull’analisi dei dati forniti dal dispositivo scatola nera nei sinistri stradali, propedeutico per il corso avanzato della ricostruzione degli incidenti stradali con l’ausilio della black box. Verranno analizzate le caratteristiche dei dispositivi scatola nera e le diverse tipologie di installazione. Si procederà all’analisi accurata delle curve accelerometriche e alla disamina dei diversi report presenti nel mercato assicurativo. Nel corso verranno analizzati casi reali, privilegiando le casistiche più complesse, con riferimenti alla normativa vigente. INFO MODALITÀ, TEMPISTICHE E COSTI Email: info@duessegi.com Telefono: 02 89366323 – 02 89366333
Corsi Online Quattroruote Professional
Dal prossimo 23 giugno fino al 28 luglio Quattroruote Professional erogherà una serie di corsi di formazione on line dedicati alle tematiche assicurative relative alla mondo dei sinistri stradali, di cui avrò il piacere di essere uno dei docenti. Si comincerà con il modulo sulle tematiche assicurative, CARD CID e CTT, per continuare con quello sull’Analisi dei tempi di riparazione del veicolo che, oltre ad analizzare i processi per la determinazione dei tempi di riparazione e sostituzione della veicolo, avrà anche ad oggetto l’esame di casi reali. Tenuto conto della continua e rapida evoluzione della tecnologia presente sul veicolo, non poteva certamente mancare il corso sui Sistemi ADAS (sistema di assistenza alla guida). Scopo del modulo è quello di fornire informazioni sul funzionamento di tali sistemi e sulla tipologia dei sensori e relativa taratura, al fine di comprendere quali sono le situazioni critiche in grado di comprometterne il corretto funzionamento. Il corso si concluderà con l’Analisi dei veicoli ibridi ed elettrici, il cui obiettivo è quello di descriverne il funzionamento e le relative caratteristiche. Si passerà poi alla riparazione dei veicoli a due ruote e mezzi pesanti, focalizzando l’attenzione sulle tecniche e gli strumenti necessari alla riparazione a regola d’arte. Assolutamente immancabile per gli addetti ai lavori è il corso black box e perizia di riscontro, che avrà lo scopo di fornire una conoscenza di base sul funzionamento del dispositivo scatola nera e sulla lettura critica delle curve accelerometriche, al fine di comprendere i limiti ed i vantaggi dello strumento. Il modulo black box verrà svolto insieme a quello sulla perizia di riscontro volto all’analisi critica della natura, entità ed ubicazione dei danni, necessaria per lo studio della compatibilità e della coerenza con la dinamica denunciata o con quanto registrato dalla black box. Gli ultimi corsi, articolati in più giornate, saranno infine dedicati ai rilievi e alla analisi e ricostruzione degli incidenti stradali. Il modulo sui rilievi avrà come scopo quello di fornire al tecnico ricostruttore gli elementi utili per interpretare i diversi fattori che concorrono alla definizione del sinistro. Il corso relativo all’analisi e ricostruzione degli incidenti stradali, invece, ha come obiettivo quello di esaminare i principali metodi analitici di risoluzione del problema, nei sinistri auto/auto, auto/moto e auto/pedone, con particolare attenzione all’analisi dell’energia di deformazione. INFORMATIVA CORSI PERITI ONLINE per l’iscrizione cliccare qui
La scatola nera aspetti tecnici e valenza probatoria
Il 22 novembre presso l’aula 7 dell’Università degli Studi di Bari parleremo dell’utilizzo probatorio e processuale del dispositivo scatola nera.
Corso black box – Reggio Calabria
In data 11 settembre 2019, presso la sede del Consorzio Universitario Metropolitano UNIREGGIO di via Vallone Petrara 81 , Reggio Calabria, si terrà il corso black box che verterà sull’utilizzo della telematica nella gestione dei sinistri, organizzato da Generali Jeniot Academy in collaborazione con la STC STIME SRL. Per info e iscrizioni si invita a contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo: corsi@stcstime.it
Veicoli elettrici e sistemi ADAS – Catania | 28/29 Giugno
Veicoli elettrici e sistemi ADAS – Catania | 28/29 Giugno 28 Giugno 2019 Messa in sicurezza Veicoli elettrici Teoria e pratica Calibrazione Sistema Adas (Advance Driver Assistance System) 29 Giugno 2019 Presentazione Ddl Esperti Danni Proposta di legge per tutti gli esperti danni – Norma UNI 11477 Scarica la brochure con tutte le Info
Corso sull’analisi dei sinistri stradali tramite l’utilizzo della telematica
Riscontrata la forte richiesta a breve, presso il centro Generali Jeniot, si terrà un corso sull’analisi dei sinistri stradali tramite l’utilizzo della telematica. Il corso verte sull’analisi del funzionamento della componentistica del dispositivo scatola nera, comprensione dei dati accelerometrici e disamina di casi reali. Lo scopo è quello di fornire ai partecipanti la corretta metodologia di lettura dei dati forniti dalla black box, facendo attenzione ai limiti dello strumento, in funzione della tipologia del prodotto e relativa installazione. Per maggiori informazioni info@generalicar.com #TELEMATICA #BLACKBOX #GENERALIJENIOT Via Pisacane, 48 – 20016 Pero (MI)
Investigazione ed analisi degli incidenti stradali – 25/26 Marzo Generali Jeniot
In data 25 e 26 marzo e successivamente in data 02 e 03 aprile, presso la sede di Generali Jeniot, si terra un corso sull’Investigazione ed analisi degli incidenti stradali. Il corso è rivolto principalmente a periti auto, investigatori, tecnici del settore assicurativo e dell’infortunistica stradale in generale e si pone l’obiettivo di fornire le competenze necessarie ad analizzare le dinamiche degli incidenti stradali, risalendo alle principali cause e responsabilità. Per maggiori informazioni info@generalicar.com #GENERALIJENIOT Via Pisacane, 48 – 20016 Pero (MI)
Esercizi di ricostruzione e analisi degli incidenti stradali
In data 18 e 19 febbraio presso Generali Jeniot Academy terrò il corso: Esercizi di ricostruzione e analisi degli incidenti stradali”. L’obiettivo del corso è quello di ricostruire manualmente due casi studio con diverso grado di complessità, applicando differenti metodologie risolutive. Il seminario è rivolto sia ai tecnici ricostruttori già esperti che troveranno occasione di scambio e di confronto, sia ai principianti. Per maggiori informazioni ed iscrizioni inviare una mail a info@generalicar.com
Automotive Campus Congress
Il 17 ottobre 2018, ore 9.00, all’Atahotel Expo Fiera di Pero (MI) si terrà la PRIMA EDIZIONE di Automotive Campus Congress. Autoriparazione: “Come evolve il mercato. Un focus sul mondo dell’auto”. Si parlerà del futuro dell’automotive, dall’autoriparazione, alla scatola nera fino agli Adas.
Giornata di Studio sul “Reato di Omicidio Stradale” a Palermo
Venerdì 25 maggio presso l’aula magna della corte di appello di Palermo parleremo del “Reato di omicidio stradale a due anni dalla sua introduzione: obiettivi e criticità nell’attuazione“. Verranno analizzati gli aspetti tecnici ricostruttivi, medico legali e giuridici, con la partecipazione di diverse figure professionali. Di seguito la locandina dell’evento. LOCANDINA DELL’EVENTO
La scatola nera Black Box – Roma 5 Maggio 2018 Sala Conferenze Viasat
Il 5 maggio 2018 presso la sala conferenze VIASAT a Roma analizzeremo il funzionamento del dispositivo scatola nera, la lettura critica dei grafici accelerometrici, le procedure operative in caso di furto e l’analisi di casi reali. Per maggiori info di seguito si riporta la locandina del seminario.
Corso Generalicar “Ricostruzione e analisi degli incidenti stradali”
A Maggio 2018 presso Generalicar, centro di formazione e ricerca in ambito assicurativo, partirà il nuovo corso sulla ricostruzione ed analisi degli incidenti stradali in cui ho il piacere di essere uno dei docenti. Di seguito quanto riportato da Carlo Trimboli – Head of Technical Consulting & Automotive Training Generali Innovation Center Generalicar, centro d’eccellenza a livello nazionale e internazionale nella formazione e ricerca in ambito assicurativo, organizza nella sua sede di Pero (MI) un corso teorico e pratico incentrato sulla ricostruzione e analisi degli incidenti stradali. Il corso risponde all’interesse di molte figure professionali (periti, ingegneri, consulenti d’infortunistica, forze dell’ordine) operanti in ambito assicurativo e nella circolazione stradale. È sempre più richiesta, infatti, la figura del Tecnico Ricostruttore, il quale, sulla base di un’attenta indagine della scena del sinistro, individua sia i fatti che le loro modalità di accadimento. I dati raccolti risultano preziosi non solo in ambito giuridico e assicurativo, ma anche in chiave preventiva, come linee guida per la progettazione stradale e per la valutazione della sicurezza dei veicoli. L’importanza del risultato è proporzionale alla complessità dell’analisi, che richiede un ampio spettro di competenze, dalla giurisprudenza alla biomeccanica, dalla fisica di base alla tecnologia dei materiali. Generalicar Academy, in prima linea nella formazione in ambito assicurativo e automotive, offre agli interessati la possibilità di formare o affinare le proprie conoscenze nel campo dell’analisi e ricostruzione degli incidenti stradali, grazie alla preparazione dei suoi docenti e alle tecnologie del suo Centro di ricerca. Al termine del percorso formativo, agli interessati in possesso dei requisiti richiesti, grazie alla partnership fra Generalicar e AICQ SICEV – Federperiti Servizi Innovativi, verrà offerta a tariffa agevolata la possibilità di sostenere l’esame per la Certificazione di “Tecnico per la ricostruzione ed analisi degli incidenti stradali” secondo la norma UNI 11294, che definisce gli standard professionali per la figura del ricostruttore, rendendo giustizia al suo alto grado di qualificazione, specializzazione e competenza. La certificazione viene rilasciata da AICQ SICEV, Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA secondo la norma ISO / IEC 17024, fornisce al Tecnico Ricostruttore valore aggiunto in termini di maggior credibilità e competitività nel mercato del lavoro.si propone di ridefinire gli standard professionali per la figura del ricostruttore, rendendo giustizia al suo elevato grado di qualificazione, specializzazione e competenza. La partenza del corso, prevista da maggio 2018, si articolerà per un totale di 80 ore in 5 moduli erogati mensilmente. I partecipanti affiancheranno l’apprendimento in aula alle prove pratiche, con un riscontro immediato e stimolante degli insegnamenti trattati. Saranno così introdotti a un mondo affascinante quanto stratificato, che porta la valutazione dei danni e dei rischi automobilistici a un nuovo livello di precisione. “Generalicar: tecnica, didattica e consulenza al servizio del mercato assicurativo.” Per iscrizioni e informazioni info@generalicar.com tel. 02.38100356
Aspetti giuridici e tecnici del dispositivo scatola nera nei sinistri stradali
Il prossimo 24 febbraio avrò il piacere di essere uno dei relatori del seminario, organizzato da Snapis, sulle nuove modalità operative del C.T.U. e del C.T.P. e sul dispositivo scatola nera come elemento probatorio nei procedimenti civili. L’evento, che vedrà la partecipazione di avvocati e magistrati, si terrà presso la Camera di Commercio di Matera e avrà inizio alle ore 9:00. Clicca su evento mattina per vedere orari, relatori ed argomenti. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con la partecipazione di Viasat con cui si procederà all’esame del funzionamento e alla lettura critica del dispositivo black box. In particolare, verranno analizzate le diverse tipologie di installazione, l’evoluzione del dispositivo scatola nera, le procedure operative in caso di furto e l’andamento delle curve accelerometriche, terminando con l’esame di casi reali. Clicca su evento pomeriggio per vedere orari, relatori ed argomenti.
Corso Scatola nera Cosenza
In data 28 ottobre presso il palazzo Grimoli di Cosenza si terrà un seminario sul funzionamento critico del dispositivo scatola nera, organizzato da SNAPIS e dal collegio dei periti industriali di Cosenza, in cui ho il piacere di essere, insieme a VIASAT, uno dei relatori. Per dettagli sull’evento di seguito si riporta la locandina del corso.
Seminario sulla Consulenza Tecnica d’Ufficio e di Parte – Funzionalità e criticità della Scatola nera
In data 23 settembre, presso il Cine Teatro “Rosso di San Secondo” in Capo di Orlando (ME) avrò il piacere di essere uno dei relatori, insieme a Magistrati ed avvocati, sul seminario incentrato sulla Consulenza Tecnica d’Ufficio e di Parte organizzato dallo Snapis e dal comune di Capo d’Orlando. Verranno analizzate le nuove disposizioni relative alla Consulenza Tecnica d’Ufficio rispetto alla recente Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza ed alcune sentenze della Cassazione (in particolare la Civile Sentenza – Sezione 3a, n. 12921/2015). Uno dei temi salienti è la novità sui dispositivi scatola nera che oggi diventano piena prova nei procedimenti civili, salvo che la parte contro cui è stato prodotto tale risultanza dimostri il mancato funzionamento o la manomissione del predetto dispositivo. Verranno quindi discusse le qualità di questo importante strumento, evidenziando altresì i relativi limiti. L’incontro è valido ai fini della formazione professionale continua dell’Avvocato. L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Patti con riconoscimento di n. 4 crediti formativi. brochure snapis CAPODORLANDO
Corso Black Box – Generalicar
In data 11 settembre, presso il centro di ricerca dell’autoveicolo Generalicar, sarò il relatore del corso sul funzionamento, analisi ed interpretazione dei dati forniti dal dispositivo scatola nera. Verranno analizzati i componenti del dispositivo Black Box ed il relativo funzionamento, si procederà ad analizzare le diverse tipologie di report dei maggiori Provider, procedendo all’interpretazione dei grafici accelerometrici. Infine si effettuerà un’analisi accurata di diversi casi reali, in cui la Black Box si è rivelata fondamentale per risalire all’evoluzione dell’incidente. Il corso prevede anche una prova di crash su un veicolo dotato di accelerometri solidali al tunnel centrale e dispositivi scatola nera, di due diversi provider, installati al parabrezza. Sarà così possibile analizzare e confrontare le diverse curve accelerometriche conseguenti alla prova di crash oltreché analizzare nel dettaglio i danni riportati dal veicolo sottoposto al test. Lo scopo è fornire ai partecipanti le conoscenze per una corretta interpretazione dei dati prodotti dal dispositivo telematico, al fine di poter valutare i vantaggi e conoscere i limiti di questo strumento che ormai è sempre più presente sui mezzi in circolazione anche a seguito dell’approvazione del Ddl concorrenza. Per informazioni sui nuovi corsi inviare una mail a info@generalicar.com
Corso Generalicar – La ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali
Presso il centro di ricerca dell’autoveicolo Generalicar, sito in Pero (MI), alla Via Carlo Pisacane, si terrà un corso sulla ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali, di cui ho il piacere di essere uno dei docenti. Obiettivo del corso è fornire conoscenze teoriche e pratiche. Il corso, della durata complessiva di 80 ore, si articola in 5 moduli di due giorni ciascuno (09:30 – 18:00). Nel primo modulo si procederà, con l’ausilio di un legale, all’analisi degli aspetti giuridici del processo civile e penale, approfondendo, in particolare, il ruolo del tecnico ricostruttore e le relative responsabilità professionali. La seconda parte verterà, invece, sulla Failure analysis (analisi dei guasti), in cui verranno esaminati i diversi meccanismi di frattura e le tecniche di indagini di laboratorio. Il secondo modulo, interamente incentrato sui rilievi stradali e sulle tecniche di indagine sul veicolo, consisterà anche di una parte pratica che verrà svolta in officina. Nel terzo e quarto modulo saranno esaminati gli aspetti cinematici della ricostruzione dei sinistri stradali, partendo dai concetti di fisica di base fino all’analisi degli urti tra autovetture, tra auto e moto e tra auto e pedone. Il quinto modulo verterà, infine, sulla lesività degli urti a bassa velocità, la psicologia del traffico e l’evitabilità del sinistro. L’ultimo giorno del corso sarà inoltre dedicato allo svolgimento di casi reali. La partnership fra Generalicar e AICQ SICEV – Federperiti Servizi Innovativi consentirà ai partecipanti – previo superamento dell’esame da svolgere tramite AICQ SICEV – Federperiti Servizi Innovativi – la possibilità di ottenere la Certificazione di terza parte indipendente di “Tecnico per la ricostruzione ed analisi degli incidenti stradali”, secondo la norma UNI 11294, che definisce gli standard professionali per la figura del ricostruttore. Qui di seguito si riporta il programma completo del corso. Modulo 1 Attività del ricostruttore. Processo penale e civile. Responsabilità professionale. Failure analysis. I meccanismi di frattura. Tecniche di analisi in laboratorio. Difetti di fabbricazione. Modulo 2 Analisi della documentazione relativa al sinistro: rilievi delle autorità, testimonianze, documentazione medico-legale. Lo scenario del sinistro: frenata, scarrocciamento, altri elementi. Rilievo delle deformazioni. Rilievo delle tracce sul luogo del sinistro. Cause concorrenti all’incidente: ambiente, elementi soggettivi, infrastrutture. Modulo 3 Fisica di base. Condizioni di marcia dei veicoli a due ruote. La tenuta di strada e l’equilibrio. Condizioni di marcia dei veicoli a quattro ruote. La tenuta di strada. Quantità di moto, energia cinetica. Modulo 4 Energia di deformazione: metodi di valutazione. I dispositivi di sicurezza attiva e passiva. Gli urti auto-auto e auto-ostacolo fisso. Gli urti auto-moto, auto-pedone, moto-ostacolo fisso. Modulo 5 La lesività negli urti a bassa velocità. Psicologia del traffico. Evitabilità del sinistro. I software di ricostruzione. Per informazioni: info@generalicar.com – La ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali
Seminario Black Box Bologna
In data 13 maggio 2017 sarò a Bologna quale relatore del seminario sulla funzionalità e criticità del dispositivo scatola nera, organizzato da Snapis. Per info e partecipazione inviare una mail a: compagnie@certificasrl.info
La Black Box come elemento probatorio
In data 22 aprile 2017 a Napoli, presso l’antica sala dei Baroni di Castel Nuovo si è tenuto un convegno sulla black box al fine di analizzare le diversità dei dati forniti dai vari Provider operanti nel mercato Italiano. Il convegno è stato organizzato da Snapis, con la partecipazione di Ania ed un rappresentante per ognuno dei partiti politici Italiani. Di seguito le tematiche del convegno. Affinché il dispositivo scatola nera divenga obbligatorio e probatorio è necessario che i dati forniti dai diversi Provider operanti nel mercato Italiano siano tra loro coerenti. Oggi giorno però ci sono diverse divergenze quali: differente tipologia di installazione, circostanza che influisce in maniera significativa sulla bontà del dato accelerometrico fornito; scatole nere realizzate da differenti aziende che, a parità di installazione su un medesimo veicolo sottoposto ad un urto, non sempre riescono a fornire risultati tra loro coerenti; assenza di certificazione del dato fornito dai Provider. Questo è un problema molto delicato in quanto la certificazione del dato comporta che lo strumento rispetti determinati requisiti, spesso dettati da norme UNI sulla qualità. Tale circostanza implica che lo strumento debba essere revisionato periodicamente, ad esempio ogni anno, con conseguenti costi aggiuntivi. Il problema è capire chi dovrà sostenere tali spese, la Compagnia, il Provider o il cliente? I report devo essere uniformati. Non è possibile che oggi le Compagnie, per scelte contrattuali interne, decidano di acquisire alcuni dati invece che altri. Tale circostanza va a discapito del cliente, in quanto a seconda della possibilità di poter effettivamente acquisire determinati dati, il liquidatore (o perito) che gestisce la pratica può giungere a conclusioni errate. Nello specifico, se ad esempio nel report non viene indicata la qualità del segnale GPS ed il veicolo all’orario denunciato non si trova sul luogo del sinistro, non è possibile sapere a priori se tale circostanza è riconducibile ad un errore di geolocalizzazione oppure ad una dinamica non coerente; Ulteriormente singolare è che alcune Compagnie decidano di utilizzare delle proprie interfacce per la riproduzione dei dati scatola nera, seppur non sempre i risultati forniti sono conformi a quelli prodotti dal Provider. Questa circostanza può essere fuorviante per il perito o il liquidatore che gestisce la pratica, comportando la possibilità di una contestazione di un sinistro che invece sarebbe da risarcire.
Corso sul funzionamento ed interpretazione dei dati del dispositivo scatola nera
A partire dal 2016 l’ing. Capolupo ha avuto il piacere di erogare corsi sul funzionamento, interpretazione ed utilizzo dei dati forniti dal dispositivo scatola nera presso il centro di ricerca dell’autoveicolo Generalicar, con sede in Pero (MI) alla via Carlo Pisacane. I corsi sono rivolti agli operatori del settore quali periti, patrocinatori e liquidatori. Ad oggi i corsi black box vengono erogati per l’intera struttura Generali Italia S.p.A., al fine di rendere sempre più proficuo l’utilizzo di tale strumento e facilitare la liquidazione del sinistro. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato da Generalicar relativamente all’erogazione dei corsi black box: Generalicar – Viaggio nella scatola nera
Corso Black Box indirizzato ai legali operanti nel settore assicurativo
In data 15 e 16 febbario presso il centro di ricerca dell’autoveicolo Generali Car, sito in Pero (MI) alla via Carlo Pisacane, si terrà un corso sul funzionamento dei dispositivi scatola nera rivolto ai legali operanti nel settore dell’infortunistica stradale, di cui sarò il relatore. Il programma si svilupperà come di seguito: Elementi costruttivi, installazione e funzionalità della black box; Lettura e interpretazione critica del “Crash Report”: accelerazione / decelerazione , velocità e geolocalizzazione; Crash Test dal vivo: analisi dei danni e del grafico accelerometrico; Analisi accurata di casi reali con black box. Per maggiori informazioni inviare una mail a: info@generalicar.com
Seminario Black Box Santa Croce sull’Arno (PISA)
In data 11 febbraio 2017 presso il centro tecnico Bada in Santa Croce sull’Arno (PISA) si terrà un convegno, organizzato dallo Snapis, sulle funzionalità e criticità del dispositivo scatola nera, in cui sarò il relatore, e sulla determinazione dei tempi di riparazione delle autovetture, a cura di una apposita commissione tecnica.
Innovazioni dei dispositivi scatola nera
Importanti giornate di formazione tenutesi a Firenze, organizzate da Atena e Octo Telematics, mirate all’aggiornamento delle innovazioni dei dispositivi scatola nera. Durante il corso sono stati analizzati i nuovi dispositivi Black Box dotati di giroscopio. Tramite questo strumento è possibile analizzare le velocità angolari e le rotazioni dell’autovettura lungo i relativi 3 assi (longitudinale, trasversale e verticale). Il giroscopio fornendo la rotazione del mezzo nella fase d’urto consente al Tecnico di apprezzare l’effettiva variazione di velocità alla collisione; circostanza questa che nei dispositivi di vecchia generazione veniva sottostimata, non potendo tali strumenti rilevare la rotazione del veicolo. Tramite il giroscopio è inoltre possibile effettuare diverse verifiche incrociando i dati accelerometrici già esistenti. Lo stesso, infatti, consente una più facile individuazione delle manovre di sterzata e di ribaltamento del mezzo, permettendo di rilevare oltretutto un eventuale moto di beccheggio o di rollio dell’autovettura, fasi utili anche nell’analisi di compatibilità dei danni. Tale strumento può essere altresì di aiuto al Tecnico per poter valutare un’eventuale installazione non corretta del dispositivo scatola nera. Le nuove Black Box, inoltre, sono caratterizzate da un tempo di campionamento del dispositivo GPS e degli accelerometri caratterizzato da una frequenza maggiore che permette, quindi, di avere un dato più accurato sia in termini di curve accelerometriche ma soprattutto sulla velocità rilevata dal predetto dispositivo GPS. Le giornate di studio sono terminate con due prove di crash nelle quali è stato analizzato una collisione fronto/laterale tra due autovetture ed un impatto frontale contro barriera rigida indeformabile. Sui mezzi sottoposti alla prova di crash sono state montate diverse tipologie di scatole nere (self install e professional install) caratterizzate sia da installazioni ottimali che volutamente errate. Lo scopo delle prove era quello di valutare l’intensità delle accelerazioni acquisite dalla Black Box in funzione dei danni effettivamente rilevati sul mezzo oltreché verificare le eventuali anomalie delle curve accelerometriche conseguenti all’installazione volutamente errata del dispositivo scatola nera.
Seminario black box Catania
Splendida giornata a Catania con importante partecipazione dei colleghi siciliani.
Seminario scatola nera Catania 19/11/16
Il 19 novembre saró a Catania per un seminario sull’analisi del funzionamento del dispositivo scatola nera. Verranno analizzati gli elementi costruttivi, il tipo di installazione, la lettura accurata dei grafici accelerometrici e l’analisi di casi reali. Lo scopo è quello di fornire informazioni sul funzionamento della black box, sui suoi vantaggi e relativi limiti.
Vantaggi e Limiti del Dispositivo Scatola Nera
Il dispositivo scatola nera risulta installato su un numero sempre più elevato di veicoli. Nel 2013 in Italia sono stati installati circa 2.000.000 di dispositivi, di cui quasi la metà nel sud Italia. Dal 2013 ad oggi la crescita di questo prodotto sul mercato nazionale è stata continua: nel primo trimestre del 2014 la black box risultava presente nel 12,2% dei contratti stipulati, nel 2015 nel 13% e nel primo trimestre del 2016 nel 15,6%. Il crescente numero di dispositivi installati nel nostro Paese è strettamente correlato all’elevato costo delle polizze assicurative in ambito RCA. La scelta dell’assicurato di installare il prodotto telematico comporta, infatti, una riduzione del premio annuo, circostanza, questa, che giustifica il maggior numero di dispositivi nel sud Italia, area in cui il rischio assicurativo è più alto e conseguentemente le polizze sono più care. Le Compagnie assicurative utilizzano il prodotto telematico per determinare, con maggiore accuratezza, il rischio assunto per ogni singolo assicurato e contrastare il più possibile sia i furti che l’elevato numero di frodi che caratterizzano il mercato RCA nazionale. Ma se per le assicurazioni il vantaggio è economico, per i Tecnici Ricostruttori che operano nel settore dell’infortunistica stradale come influisce il dispositivo scatola nera? La black box fornisce, a seguito di un incidente, un elevato numero di informazioni che, insieme agli altri elementi che caratterizzano un sinistro (rilievi autorità, veicoli coinvolti e luogo dell’incidente), è di supporto al Tecnico Ricostruttore per poter risalire, con ragionevole certezza, alla dinamica con cui si è sviluppato l’incidente. Nello specifico, in un ambito come quello dell’infortunistica stradale in cui spesso gli elementi a disposizione sono carenti, la black box permette di acquisire ulteriori dati che certamente coadiuvano il lavoro del Tecnico. Vantaggi Tramite il dispositivo scatola nera è possibile risalire: alla velocità di marcia dell’autovettura al momento dell’urto o a qualche istante prima; al luogo in cui si è verificato l’incidente; alle sollecitazioni caratterizzanti la fase d’urto; al moto del veicolo nella fase pre e post-urto; alle manovre messe in essere dal conducente del mezzo nella fase pre e post-urto. In alcuni casi il dispositivo scatola nera fornisce delle informazioni che diversamente non saremmo in grado di acquisire. Ad esempio, per mezzo della black box è possibile risalire, con certezza, ad una manovra di frenata messa in essere dall’automobilista nella fase pre-urto che, invece nella maggior parte dei casi – a causa della presenza del sistema ABS sui veicoli – non saremmo in grado di accertare né dai rilievi né dalla documentazione fotografica prodotta dalle autorità. La scatola nera permette di verificare una manovra di sterzata di emergenza messa in essere dall’automobilista nella fase pre-urto, il che consentirà di effettuare delle valutazioni più accurate sull’evitabilità dell’incidente. Il dispositivo telematico consente, inoltre, di effettuare un riscontro tra i danni effettivamente rilevati sul mezzo e le sollecitazioni registrate all’urto. Permette altresì di effettuare delle valutazioni di tipo ergonometrico, riscontrata la sollecitazione applicata all’urto sull’autovettura. Infine, in una materia così approssimata come quella dell’infortunistica stradale, consente di effettuare delle verifiche energetiche decisamente accurate. In particolare, il più delle volte accade che i diversi tecnici (C.T.U., C.T.P. e Periti della Procura) incaricati di ricostruire cinematicamente un sinistro – attraverso l’applicazione del principio della conservazione della quantità di moto – giungano a soluzioni differenti. Tali soluzioni tendano a convergere solo a seguito di una verifica energetica dei risultati ottenuti, tramite la disamina dei danni effettivamente rilevati sui mezzi antagonisti. Allo stesso tempo, può accadere che l’analisi delle energie dissipate all’urto dai veicoli sulla scorta della sola documentazione fotografica oppure le divergenze tra i Tecnici sulle misure rilevate sui mezzi o sui relativi coefficienti di rigidezza utilizzati, possano generare ulteriori discordanze sui risultati ottenuti. Il dispositivo scatola nera, invece, tramite l’integrazione delle curve accelerometriche caratterizzanti la fase d’urto, permette di determinare la variazione di velocità () del veicolo alla collisione, consentendo, così, al Tecnico Ricostruttore di effettuare una seconda verifica energetica che, in caso di corretto funzionamento della black box, permetterà di ottenere, con ragionevole certezza, la velocità posseduta dall’autovettura. Limiti Il dispositivo scatola nera, come ogni strumento, presenta, tuttavia, anche dei limiti. È necessario pertanto che il Tecnico Ricostruttore sia a conoscenza degli stessi e soprattutto sappia valutare la bontà del dato acquisito. Ma quali sono, in concreto, i limiti del dispositivo black box? Un primo elemento su cui bisogna soffermarsi è la verifica della corretta localizzazione del veicolo tramite il sistema GPS. Difatti, a seconda della qualità del segnale acquisito dal ricevitore montato sull’autovettura, varierà sensibilmente l’accuratezza della posizione del mezzo. Affinché il veicolo sia localizzato con ottima approssimazione è necessario che il ricevitore acquisisca il segnale da almeno 4 satelliti, di cui tre permetteranno di effettuare una cosiddetta trilaterazione ed il quarto sincronizzerà l’orologio interno del ricevitore GPS con quello degli altri satelliti visibili. Al diminuire del numero di satelliti visibili dal ricevitore, diminuirà conseguentemente l’accuratezza della localizzazione del veicolo. Pertanto, affinché un Tecnico possa fare delle valutazioni sulla localizzazione del mezzo, è necessario che sia a conoscenza della qualità del segnale acquisito dal ricevitore. Purtroppo, ad oggi, esiste un solo provider sul mercato nazionale in grado di fornire questo dato, con la conseguenza che, laddove lo stesso non sia disponibile, è necessario che il Tecnico faccia ulteriori valutazioni utili a verificare la correttezza del dato letto. Un secondo limite del dispositivo black box risiede nell’individuazione della velocità di marcia dell’autovettura al momento dell’urto o a qualche istante prima. Questo dato, infatti, viene determinato dal sistema GPS facendo una media tra due istanti consecutivi considerando un moto costante in un tempo di campionamento prefissato (normalmente 1 secondo). Per tali motivi, la velocità fornita dal dispositivo telematico risulterà corretta solo se nella fase precedente l’urto il veicolo viaggiava a velocità costante, così come riscontrabile dal grafico accelerometrico riportato di seguito. Di contro, se il veicolo tra i due istanti che precedono l’urto era in fase di accelerazione o di frenata, il dispositivo GPS, non potendo apprezzare tale circostanza, fornirà un risultato non attendibile. Difatti, se dall’istante all’istante il mezzo è soggetto ad una manovra di frenata, la velocità fornita dal sistema GPS all’istante verrà calcolata ipotizzando un moto costante invece che uniformemente decelerato. Tale circostanza comporta che il sistema GPS stimi la velocità di marcia del veicolo senza tener conto della durata della manovra di emergenza e della relativa intensità di frenata, fornendo quindi un risultato non attendibile. Il Tecnico Ricostruttore, quindi, prima di poter ritenere valide le velocità fornite dal dispositivo scatola nera dovrà necessariamente analizzare il grafico accelerometrico, al fine di appurare se l’autovettura nella fase pre-urto viaggiava a velocità costante (circostanza questa che rende il dato letto “corretto”) oppure era soggetta ad una manovra di frenata o accelerazione (circostanza che rende il dato letto “non attendibile”). Si evidenzia che in quest’ultimo caso, se dal grafico accelerometrico si evince che il veicolo nella fase pre-urto risulta fermo, il Tecnico potrà comunque effettuare un’integrazione a ritroso delle curve accelerometriche al fine di determinare la relativa velocità di marcia pre-urto dell’autovettura. Un ulteriore limite risiede nella tipologia di installazione degli accelerometri, la quale può influenzare la bontà del dato accelerometrico acquisito. Si evidenzia che prima di procedere alla lettura del grafico accelerometrico il Tecnico deve essere a conoscenza della posizione degli accelerometri sul veicolo, della soglia minima e massima di rilevamento e del relativo tempo di campionamento. Allo stesso tempo si specifica che un errato funzionamento del sistema GPS non influisce sulla bontà dei dati accelerometrici e viceversa. Nel caso di accelerometri installati non in corrispondenza del baricentro del veicolo, può succedere che a seguito di una collisione con forte componente trasversale al mezzo ed applicata ad una distanza rilevante dal predetto baricentro, la sollecitazione acquisita dalla black box risenta di tale circostanza, fornendo così un’accelerazione di intensità non coerente rispetto a quella effettivamente applicata al veicolo. Un’ulteriore problematica si può riscontrare in caso di accelerometri non perfettamente solidali al veicolo (condizione questa più frequente nei casi di black box installata sulla batteria). In tali casi, le sollecitazioni acquisite dagli accelerometri risentono delle vibrazioni a cui sono sottoposti, fornendo così un dato accelerometrico di entità maggiore rispetto a quello effettivo. Ipotesi molto frequente nei veicoli con accelerometri non solidali al mezzo è il cosiddetto falso crash conseguente ad una manovra di frenata. Nello specifico, a seguito di una manovra di frenata le sollecitazioni rilevate dall’accelerometro, disposto lungo l’asse longitudinale del veicolo, superano la soglia di 1 g, generando un allarme di crash (nel caso in cui il dispositivo telematico abbia come soglia minima 1 g). È importante evidenziare che tale circostanza non significa che il veicolo è stato sottoposto ad una frenata di intensità superiore ad 1 g, in quanto la decelerazione effettivamente impressa sul mezzo risente delle vibrazioni a cui sono soggetti gli accelerometri non solidali al veicolo, fornendo così una decelerazione di entità superiore rispetto a quella reale. Infine, ulteriore attenzione bisogna porre alla lettura del Report che si genera a seguito di un crash. Nello stesso è rappresentata la sagoma di un veicolo in vista dall’alto, in cui vengono indicate le parti del mezzo sottoposte all’urto (vedi figura n. 3). È importante evidenziare che questo dato fornito non rappresenta l’effettivo punto di contatto della forza ma indica invece l’area in cui la stessa risulta applicata. Inoltre le aree o le frecce indicanti la posizione della forza d’urto sul veicolo in alcuni casi possono risultare errate rispetto alle sollecitazioni effettivamente applicate al mezzo. Tale problematica si può riscontrare, ad esempio, quando il veicolo, nella fase post-urto, si ribalta comportando la conseguente inversione degli assi del sistema di riferimento della black box. Per tali motivi è sempre consigliabile che il Tecnico analizzi dapprima i grafici accelerometrici, indicanti le effettive forze applicate sul veicolo, e solo in seguito faccia un riscontro con quanto raffigurato nel Report. In definitiva, è possibile ritenere che il dispositivo scatola nera sia certamente uno strumento utile all’analisi e alla ricostruzione di un incidente stradale a condizione, però, che il tecnico che decida di utilizzare tale strumento sia in grado di interpretarne i dati e soprattutto sia a conoscenza dei suoi limiti. Ing. Angelo Capolupo
Dispositivo scatola nera – Facciamo un pò di chiarezza
Sono anni che ormai il dispositivo scatola nera ad uso automobilistico è presente sul mercato nazionale. Nell’ultimo periodo però l’evoluzione della legislatura vigente ha comportato un incremento delle relative installazioni sui veicoli ad uso privato e solo in minima parte su quelli pubblici. In futuro, se l’emendamento al disegno di legge sulla concorrenza approvato nei mesi scorsi dalla Commissione Industria del Senato dovesse diventare legge, tale dispositivo potrebbe diventare obbligatorio su tutti i mezzi in circolazione. Ma cos’è realmente il dispositivo scatola nera, come funziona e quel’è la sua utilità? Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza. Le informazioni registrate e conservate dal Provider gestore della scatola nera sono di proprietà del cliente, il quale al momento della stipula del contratto assicurativo consente alla Compagnia di utilizzare i propri dati solo in caso di incidente. Pertanto questi ultimi, in caso di sinistro, possono essere acquisiti dall’assicurato, o dal relativo perito o legale tramite opportuno mandato, dalla Compagnia assicurativa e dal Perito/Consulente del Magistrato, tramite apposito incarico. La scatola nera al suo interno è dotata: di un dispositivo GPS: in grado di individuare, con approssimazione strettamente correlata al numero di satelliti rilevati, la posizione del mezzo ed identificare la relativa velocità media, tra due istanti consecutivi, considerando un moto costante in un tempo di campionamento prefissato in 1 sec.; degli accelerometri: in grado di acquisire le variazioni accelerometriche lungo i tre assi del veicolo. La corretta interpretazione di tali curve permetterà di valutare le diverse fasi dell’incidente, accertando le manovre messe in essere dal conducente nella fase pre e post-urto (curve, franate o accelerazioni), l’area del veicolo sottoposta alla collisione e, elemento fondamentale, la direttrice e l’intensità della forza di contatto applicata sul mezzo. e di un dispositivo GSM/GPRS: in grado di comunicare con il Provider ed inviare i dati alla Centrale Operativa. In caso di incidente la scatola nera congela i dati acquisiti in un intervallo di tempo prefissato, che varia a seconda dei Provider, inviandoli alla Centrale. L’arco temporale della registrazione permetterà di analizzare, a seconda della durata del sinistro, parte o tutta la fase pre-urto, l’urto e parte o tutta la fase post-urto. Oggi giorno la maggior parte dei Provider è in grado di rilevare più urti subiti dal veicolo e nel caso in cui l’evoluzione del sinistro, con urti multipli, supera il tempo di registrazione prefissato per la black box, genera più report che permetteranno di descrivere l’evento dannoso nella sua interezza. Naturalmente questo dispositivo, come qualsiasi altro dispositivo elettronico, ha dei limiti che nel caso di specie sono strettamente correlati al modello e alla qualità della scatola nera installata, alla tipologia di installazione eseguita, al numero di satelliti acquisiti dal sistema GPS, alla soglia minima e massima di rilevamento delle accelerazioni da parte degli accelerometri (dato quest’ultimo che dipende dalle scelte contrattuali tra le Compagnie assicurative ed i relativi Provider). Per tale motivo è fondamentale che questo strumento venga letto da tecnici esperti, al fine di evitare contestazioni inutili sia in termini di corresponsabilità, sia di veridicità dell’evento dannoso. Oggi giorno ogni Provider presente sul mercato fornisce un report caratterizzato da risultanze similari ma con alcune diversità. Nello specifico c’è chi indica la qualità del segnale GPS rilevato (elemento fondamentale per poter analizzare la posizione del mezzo) e chi invece omette di indicare tale dato. Ci sono Provider che descrivono il grafico di velocità del mezzo (utile per poter analizzare il comportamento di guida del conducente) ed altri invece che oltre al grafico accelerometrico completo evidenziano anche un ingrandimento della fase d’urto (importante per poter analizzare al meglio la collisione). Appare evidente che se tale dispositivo diventerà obbligatorio i diversi Provider dovranno necessariamente uniformarsi, evitando che vengano installati prodotti di qualità differente, standardizzando la relativa installazione (con i relativi accelerometri solidali al mezzo e posizionati in prossimità del relativo baricentro) e fornendo un medesimo report che, si spera, accomuni le diverse qualità che ad oggi caratterizzano i differenti Provider. Ing. Angelo Capolupo
La Black Box nell’accertamento dei sinistri stradali
Ieri a Napoli si è tenuto il seminario sul dispositivo scatola nera organizzato da Snapis in collaborazione con Octo Telematics e con la mia partecipazione per l’analisi dei sinistri con Black box. Grande interesse dei colleghi napoletani e non solo!
Corso Scatole Nere – Milano – Generalicar (giugno/luglio)
In data 28 giugno e successivamente il 6 e 13 luglio (ed ulteriori date in settembre) presso il centro di ricerca dell’autoveicolo, Generali Innovetion Center for Automobile Repairs in Pero (MI), si terrà un corso sulla lettura dei dati forniti da scatola nera nel quale io sarò il relatore. Il corso avrà la durata di un giorno. Nello stesso verranno analizzati gli elementi costruttivi, l’installazione e le funzionalità della black box, i principi di dinamica e di cinematica, la lettura e l’ interpretazione critica del “Crash Report” (accelerazione / decelerazione , velocità e geolocalizzazione), analizzando alcuni casi reali complessi, ed infine un crash test dal vivo utile per il confronto tra l’analisi dei danni subiti dal veicolo e quanto registrato dal dispositivo scatola nera. Per informazioni più dettagliate inviare mail a: info@generalicar.com
Crash test Euro NCAP: prove più severe per i veicoli commerciali dal 2016
Ecco come cambiano i crash test Euro Ncap, aumento delle velocità di impatto, urto contro barriere deformabili strutturalmente paragonabili ad un veicolo, prove di sicurezza anche su passeggeri posteriori e valutazioni con sistemi safety pack. Grandi novità per quanto riguarda la valutazione dei veicoli commerciali nei crash test Euro NCAP. A grandi linee il protocollo è stato allineato a quello per le vetture normali, con l’innalzamento della velocità del crash test frontale offset e l’introduzione del crash test frontale pieno. La velocità ridotta era stata introdotta per evitare problemi di eccessiva rigidezza del frontale in caso di collisione con vetture più leggere, l’introduzione del crash test frontale pieno richiede un’efficace zona di deformazione frontale per non sollecitare troppo gli occupanti più vulnerabili. Quindi Euro NCAP ha ritenuto opportuno aumentare la velocità e demandare la valutazione dell’aggressività del frontale in un futuro, con l’adozione di un crash test di compatibilità. Anche sui veicoli commerciali si utilizzano i nuovi manichini per i bambini della serie Q con un’età di 6 e 10 anni, la valutazione dell’AEB pedoni e si potrà ottenere la valutazione differenziata Safety Pack con gli equipaggiamenti di sicurezza attiva opzionali. Protezione Adulti La valutazione si basa su 4 crash test full-scale e due valutazioni sulla componentistica: L’impatto frontale offset: il furgone va a scontrarsi alla velocità di 64km/h su una parete con il 40% della superficie frontale. Sulla parete c’è una barriera d’alluminio deformabile che simula la deformazione del frontale di un’auto. Questo test è particolarmente severo: per via delle ampie deformazioni della scocca, il veicolo deve scaricare l’energia solo su una porzione del muso e deve garantire l’integrità dell’abitacolo. A bordo sono presenti due manichini Hybrid III 50percentile che rappresentano un adulto di taglia media, uno al volante e l’altro al suo fianco. Le rilevazioni su testa, collo, torace, femori, ginocchia e caviglie andranno a definire il punteggio finale del test. Il punteggio massimo combinato fra le rilevazioni del pilota e del passeggero è di 8 punti; L’impatto frontale pieno: il veicolo commerciale impatta una barriera rigida di cemento con tutta la superficie frontale a 50 km/h. A bordo sono presenti due manichini Hybrid III 5percentile (che rappresentano una donna di piccola statura), uno al posto guida e l’altro sul divano posteriore dietro al sedile del passeggero. La prova è severa, nonostante la bassa velocità, in quanto necessita di sistemi di ritenuta (cinture ed airbag) poco aggressivi su persone di corporatura esile. Inoltre il passeggero posteriore dovrà contare su una buona cintura di sicurezza che trattenga adeguatamente senza esercitare pressioni elevate sul torace. Le rilevazioni su testa, collo, torace, femori e ginocchia definiranno la valutazione della vettura. Il punteggio massimo ottenibile nel test è di 8 punti. L’impatto laterale auto contro auto (test del carrello): il mezzo fermo viene speronato sulla portiera lato guida da un carrello che simula un’automobile di 1300 kg alla velocità di 50km/h. Sul frontale del carrello è fissato un blocco d’alluminio deformabile AEMBD (acronimo di barriera deformabile mobile europea avanzata) di nuova concezione, più realistico ed aggressivo sulla fiancata del blocco utilizzato fino al 2014. Qui vengono in aiuto per la salvaguardia del pilota-manichino World SID 50percentile (ve lo abbiamo mostrato in azione durante il crash test live al Centro Sicurezza Fiat) la struttura della fiancata e gli arredi interni (pannelli porta, imbottiture varie). Molti furgoni sono equipaggiati di airbag laterali per proteggere meglio il fianco e la testa del pilota dall’intrusione della barriera. Le rilevazioni del manichino sono calcolate per il punteggio sono: testa, torace, addome e bacino. Il punteggio massimo ottenibile nel test è di 8 punti; L’impatto laterale obliquo sul palo: il furgone viene spinto lateralmente inclinato di 75° rispetto al piano longitudinale a 32 km/h su un palo di 25 cm di diametro. La velocità del test può sembrare bassa, ma la penetrazione nell’abitacolo è abbastanza seria per via della larghezza ridotta del paletto. L’allineamento del palo avviene con la testa del conducente, rappresentato da un manichino World SID 50percentile. Il punteggio viene calcolato sulle lesioni riportate a testa, torace, addome e bacino. Il massimo punteggio ottenibile è di 8 punti; La valutazione degli airbag laterali per la testa: in questa valutazione viene misurata l’effettiva area di protezione degli airbag laterali sia sui posti anteriori sia su quelli posteriori. L’airbag a tendina (o un dispositivo simile) deve garantire la protezione a persone alte da 150 cm a 195 cm sia sulla fila anteriore che su quella posteriore. Il non superamento della verifica può portare a 4 punti di penalità nella valutazione del test del palo. Il test del colpo di frusta: il test a differenza di quanto previsto per le auto prevede solamente la misurazione della geometria dei sedili. Nella misurazione si valuta la distanza del poggiatesta dal capo, la sua forma e la regolazione in altezza e profondità. La misurazione si effettua sia sui sedili anteriori che su quelli posteriori. Se il furgone è dotato di serie fin dal modello base di un sistema di frenata autonoma AEB a bassa velocità, si verifica il funzionamento del dispositivo e si applica un punteggio bonus di 3 punti. Protezione Bambini La protezione nel test frontale offset e laterale con carrello viene calcolata su un bambino di 6 anni seduto sul seggiolino raccomandato dalla casa e uno di 10 anni sul rialzo raccomandato (quindi utilizza la cintura dell’auto per la ritenuta effettiva). I 2 manichini della serie Q rilevano lesioni su testa, collo e torace dando la possibilità di ottenere 12 punti per ogni occupante. Oltre alle rilevazioni dinamiche vengono valutate anche le istruzioni per il montaggio del seggiolino, gli avvisi di sicurezza sul pericolo di posizionare un seggiolino davanti all’airbag del passeggero, la possibilità di disattivare l’airbag passeggero e la chiarezza dello stato di attivazione di quest’ultimo. E se il furgone è dotato di ancoraggi ISOFIX o i-Size devono essere ben identificabili dall’utente. L’attenzione alla sicurezza dei bambini permette di ottenere 13 punti. Viene anche valutata la compatibilità dell’installazione con vari seggiolini di tutti i gruppi disponibili sul mercato sia universali che ISOFIX su tutti i posti a sedere previsti dal costruttore per l’installazione dei dispositivi di ritenuta, che prevede un tetto massimo di 12 punti. Tutte queste valutazioni sono espresse come percentuale finale del test di protezione bambini. Protezione Pedoni La prova simula l’investimento di un pedone alla velocità di 40km/h. E’ molto difficoltoso eseguire una prova con un singolo manichino, non verrebbe valutato l’insieme del frontale e la prova sarebbe fine a se stessa. Però è possibile simulare l’impatto di ogni singola parte su una porzione di frontale ben stabilita. Vengono testati singolarmente: il paraurti per la protezione delle gambe, il bordo del cofano per la coscia e il cofano per i punti d’impatto della testa di un bambino e di un adulto. Per la testa sono disponibili 24 punti, per la coscia 6 punti, così come per il ginocchio. Se il veicolo è equipaggiato di serie fin dal modello base di un sistema di frenata autonoma AEB per pedoni e ciclisti il dispositivo viene valutato ed andrà ad arricchire il punteggio della sezione pedoni con 6 punti. La protezione offerta in tutti i punti d’impatto e la presenza di un sistema AEB di frenata autonoma viene espressa nella percentuale di protezione pedoni. Safety Assist In questa valutazione si tiene conto di tutto ciò che può supportare la guida e i corretti comportamenti del pilota e dei passeggeri: Gli avvisatori per le cinture slacciate SBR sono un elemento indispensabile, in quanto costringono ad allacciare le cinture pena un fastidioso avviso acustico e un segnale visivo in plancia avvisano il pilota o il passeggero della dimenticanza. Sui sedili posteriori l’avvisatore si attiva quando una cintura viene slacciata. Il punteggio ottenibile è di 2 punti per entrambi i sedili anteriori e un punto per la fila posteriore con tutti i posti dotati di avvisatore. Il controllo di stabilità ESC deve essere presente sulla totalità delle versioni vendute in Europa per ottenere il punteggio di 3 punti, nel caso non fosse presente il risultato di 5 stelle globali non è consentito. I sistemi di controllo della velocità sono valutati in quattro macro categorie: il limitatore di velocità manuale, il segnalatore del limite di velocità vigente (che funziona tramite mappatura GPS o telecamera), i due dispositivi insieme che non interagiscono e l’assistenza intelligente alla velocità, che unisce automaticamente il limitatore e il segnalatore. Se presenti su almeno il 70% delle vetture vendute sono valutati fino a 3 punti nel punteggio finale. I sistemi di frenata autonoma AEB ad alta velocità. Questi sistemi se presenti sul 50% delle vetture vendute sono testati in pista insieme al simulacro di un’altra vettura. In base alla bontà del funzionamento del dispositivo vengono assegnati i 3 punti. I sistemi di avviso di uscita dalla corsia di marcia devono essere presenti su almeno la metà delle vetture vendute per essere inseriti nella valutazione e superare i test sul buon funzionamento ed ottenere 2,5 punti. Valutazione Globale Tutte le valutazioni dei 4 “gruppi” sopra, espresse in percentuale, daranno luogo ad un punteggio globale espresso nelle classiche stelle, per un massimo di 5. E per finire, come vengono assegnate le stelle finali? Per l’assegnazione delle stelle finali c’è una tabella che indica il minimo punteggio raggiungibile nelle singole aree del test, in base alle percentuali raggiunte vengono assegnate le stelle. La tabella che segue è valida solamente per il 2016: 2016 80% 75% 60% 50% 70% 60% 50% 40% 60% 30% 40% 25% 50% 25% 30% 15% 40% 15% 20% 10% Valutazione Safety Pack Da quest’anno la Casa costruttrice può richiedere una valutazione aggiuntiva che si va ad aggiungere a quella “base”: il calcolo del punteggio della categoria Safety Assist con le dotazioni disponibili in opzione. I sistemi di sicurezza devono essere presenti in opzione a pagamento in tutte le versioni e in tutti i mercati europei. Da questa valutazione sarà riconteggiato il risultato finale e sarà indicato chiaramente il numero di stelle ottenibili con i sistemi di sicurezza attiva optional. Non è possibile tuttavia aggiungere alla valutazione del Safety Pack sistemi di sicurezza passiva quali airbags, cinture di sicurezza con pretensionatore posteriore e altri dispositivi che incidono nella protezione di adulti e bambini. Un furgone testato con il protocollo precedente non è comparabile con una furgone testato dal 2016 in quanto sono stati modificati tutti i crash test di impatto laterale, la velocità del crash test frontale offset è stata aumentata di 8 km/h, aggiunto il crash test frontale pieno, i test di sicurezza dei bambini e aggiunti parametri nuovi nella sicurezza pedoni e safety assist. Per comparare veicoli commerciali testati in anni differenti vi consigliamo di attenervi alla descrizione di ogni singolo test. I diagrammi delle sollecitazioni subite dai manichini non sono comparabili in quanto le modifiche sostanziose a tutti i quattro test li hanno resi non confrontabili con quelli degli anni passati. Fonte. Sicurauto
Compagnie fantasma: attenti ai nomi accattivanti per ingannare
L’Ivass allerta sulle ultime compagnie fantasma scoperte a vendere polizze false: utilizzano un sito e un nome accattivante Truffatori scatenati nel settore assicurativo auto: lo si desume dai comunicati dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni). Il trucco sarà pure noto, gli automobilisti verranno pure messi in guardia, ma la tecnica funziona sempre. Oltretutto viene affinata: si prende il nome di una compagnia realmente esistente ed essa stessa vittima del raggiro, si utilizza un nome simile (meglio se straniero, perché fa più presa), si crea un sito Internet che “fa chic”; e poi scatta la trappola, con tanto di intermediario, ossia un prezzo ultra low cost. Che attrae tantissimo, specie al Sud e in tempo di crisi. La conseguenza? Chi organizza la frode fa un sacco di soldi, mentre i “polli” vengono spennati due volte: pagano per una polizza che non c’è; e in caso di sinistro non hanno nessuna copertura. CASI STRANISSIMI – Sono stati segnalati casi di commercializzazione di polizze false del ramo 3-Corpi di veicoli terrestri (CVT) intestate a HASICSKÁ VZÁJEMNÁ POJIšT’OVNA, A.S.. Cos’è? È un’impresa della Repubblica Ceca abilitata all’esercizio dell’attività assicurativa in Italia in regime di libera prestazione di servizi in vari rami, tra cui il ramo danni 3-Corpi di veicoli terrestri, nell’ambito del quale rientra il rilascio di polizze Kasko e polizze furto e incendio per autoveicoli. Ma c’è un problema: il sito Internet www.hvpitalia.it non è riconducibile alla suddetta impresa Ceca. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale dell’impresa all’indirizzo www.hvp.cz. CONFONDE LE IDEE – Quindi, questa truffa va oltre quelle normali: in genere, si parlava di Rc auto obbligatoria; adesso, invece, ecco spuntare le polizze aggiuntive, come le polizze Kasko e polizze furto e incendio per autoveicoli. Che sono facoltative, ma utili per una copertura maggiori per qualsiasi tipo di sinistro. Frodi sempre più diaboliche, con tanto di sito web accattivante, polizze allettanti, prezzi stracciati. OCCHI APERTI – In generale, l’Ivass raccomanda sempre di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa, tramite la consultazione sul sito ivass.it, degli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse a operare in Italia (elenchi generali ed elenco specifico per la Rc auto). In più, c’è l’elenco degli avvisi relativi a “Casi di contraffazione o società non autorizzate”; del Registro unico degli intermediari assicurativi e dell’Elenco degli intermediari dell’Unione europea. E il nostro elenco, costantemente aggiornato: vedi qui. Fonte: Sicurauto
Ford reinventa l’airbag: anche il passeggero ha le gambe al sicuro
La nuova Ford Mustang lancerà un innovativo airbag per le ginocchia del passeggero integrato nel cassetto portaoggetti. Scopri come funziona nel video Te la immagini potente come un cavallo, veloce e scattante come un fulmine, muscolosa come una vettura tipicamente americana; ma la nuova Ford Mustang è di più. Il video sotto lo spiega benissimo: intanto noi cerchiamo di rendervi chiaro, a parole, che cosa ha fatto la Ford. La nuova Mustang è dotata di un innovativo airbag per le ginocchia del passeggero integrato nel cassetto portaoggetti, il cui design massimizza lo spazio per le gambe e garantisce allo stesso tempo la massima protezione. Quando presente, questo “cuscino” è di norma inserito all’interno di un contenitore aggiuntivo che incrementa gli ingombri, riducendo lo spazio disponibile per le gambe. DOPPIO VANTAGGIO – L’innovativa tecnologia, che riduce sia il peso che lo spazio necessario a ospitare l’airbag per le ginocchia del passeggero, fa parte della dotazione di sicurezza di serie della nuova Mustang, che include 8 “cuscini”, tra cui quello per le ginocchia del guidatore, quelli frontali e quelli laterali. A questi si aggiungono, quelli a tendina installati a bordo della versione fastback e, in alternativa, quelli integrati nei poggiatesta anteriori nel caso della convertible, che garantiscono una protezione superiore anche con il tetto aperto. COSA DICE LA CASA – L’airbag di nuova generazione, primo nel suo genere e per il quale Ford ha già registrato 23 brevetti, si avvale di una sacca realizzata in materiale plastico ad alta resistenza anziché nel più convenzionale tessuto. La sacca, che si gonfia in soli 20 millisecondi, è realizzata attraverso tecnologie di stampaggio a iniezione ed è inserita all’interno del cassetto portaoggetti tra la superficie interna e quella esterna. Grazie alle dimensioni compatte, 46 centimetri di lunghezza per 28 di altezza, il dispositivo pesa il 65% in meno rispetto un airbag che adotta un design convenzionale, pur garantendo gli stessi elevati livelli di protezione. O almeno così assicura la Casa Usa. La nuova Ford Mustang è già ordinabile in Europa, Italia compresa, per la prima volta negli oltre 50 anni di storia di questo modello. APPROCCIO INNOVATIVO – “Questa tecnologia è il risultato dell’applicazione di un approccio innovativo rispetto al concetto stesso di airbag. Dopo un anno e centinaia di prototipi siamo giunti alla soluzione perfetta – ha dichiarato Sean West, responsabile tecnologie di protezione, Ford Motor Company –. Ne è valsa la pena: il nuovo design ci consente di unire 2 diverse funzioni all’interno del medesimo componente riducendo sia il peso che soprattutto gli ingombri. Questa soluzione ci ha permesso di spostare in avanti la plancia e di migliorare ulteriormente l’abitabilità e il comfort del passeggero“. Fonte: Sicurauto
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Privacy policy La presente informativa è resa ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. n. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali. Diritti degli interessati I soggetti cui si riferiscono i dati personali hanno il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, oppure la rettificazione (art. 7 del d.lg. n. 196/2003). Ai sensi del medesimo articolo si ha il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento. Le richieste vanno rivolte al titolare del trattamento dei dati personali. Cookie Il Sito utilizza cookie di sessione il cui utilizzo non è strumentale alla raccolta di dati personali identificativi dell’Utente, essendo limitato alla sola trasmissione di dati identificativi di sessione nella forma di numeri generati automaticamente dal server. (Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie – 8 maggio 2014 [3118884]) I cookie di sessione non sono memorizzati in modo persistente sul dispositivo dell’Utente e vengono cancellati automaticamente alla chiusura del browser. Cookie di terze parti per la condivisione su alcuni tra i principali social network (Facebook , Twitter, Google+, WhatsApp, YouTube). Ogni volta che l’Utente decide di interagire con i plug-in ovvero accede al Sito dopo essersi “loggato” attraverso il proprio account Facebook o Twitter, alcune informazioni personali potrebbero essere acquisite dai gestori delle piattaforme di social network (per esempio, la visita dell’Utente al Sito). La nostro sito non ha accesso ai dati che sono raccolti e trattati in piena autonomia dai gestori delle piattaforme di social network. Per maggiori informazioni sulle logiche e le modalità di trattamento dei dati raccolti dai social network, gli utenti sono invitati a leggere le note informative sulla privacy fornite dai soggetti che forniscono i servizi in questione: Facebook http://www.facebook.com/policy.php Twitter http://twitter.com/privacy WhatsApp https://www.whatsapp.com/legal/ Google+ e YouTube https://www.google.it/intl/it/policies/privacy/
Norme Europee relative ai Crash Test ed all’omologazione dei veicoli terrestri
Cliccando sulla voce ASAIS (Associazione per l’Analisi e lo Studio degli Incidenti Stradali) vengono riportate le Norme Europee necessarie per l’omologazione di un veicolo a seguito di test di sicurezza eseguiti sullo stesso. Tali norme fanno riferimento ai contenuti del sito UNECE (United Nations Economic Commission for Europe).
Novità previste in ambito RCA
Nel link di seguito si riportano tutte le novità previste in ambito RCA a seguito del Disegno di Legge Concorrenza emanato dal Consiglio dei Ministri. Novità RCA
Certificazione energetica di un edificio. Quando farla e perché…
Il certificato energetico di un’immobile o di un appartamento, definito APE (Attestato Prestazione Energetica), è un documento che attesta il consumo energetico di un dato bene e conseguentemente a seguito della verifica delle prestazioni energetiche ne definisce la relativa classe energetica di appartenenza, mediante indicatori di consumo da A – G. Tale documentazione risulta obbligatoria per legge nei casi di: Trasferimenti a titolo oneroso; Trasferimenti a titolo gratuito; Affitto di edifici o singole unità immobiliari; Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari; Edifici di nuova costruzione al termine dei lavori; Ristrutturazione importante quando i lavori insistono su oltre il 25% della superficie dell’involucro dell’intero edificio; Edifici pubblici ed aperti al pubblico; Per tutti i contratti nuovi o rinnovati per gestione degli impianti termici o di climatizzazione di edifici pubblici. I principali parametri di valutazione energetica di un immobile sono: la qualità dell’involucro edilizio, la sua esposizione e la tipologia dell‘impianto di riscaldamento mentre i principali interventi migliorativi consistono nella sostituzione degli infissi, nella coibentazione delle pareti e dei solai a contatto con l’esterno, nella sostituzione della caldaia e nell’utilizzo di impianti energetici di fonti rinnovabili. Di seguito si riportano, invece, i casi in cui non bisogna dotare l’immobile di un APE, così come previsto dall’art.3 comma 3 del D. Lgs. 192/2005: gli edifici industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo; edifici rurali non residenziali sprovvisti di impianti di climatizzazione; i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati salvo le porzioni eventualmente adibite ad uffici e assimilabili, purché scorporabili ai fini della valutazione di efficienza energetica; gli edifici che risultano non compresi nelle categorie di edifici classificati sulla base della destinazione d’uso di cui all’articolo 3 del d.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, il cui utilizzo standard non prevede l’installazione e l’impiego di sistemi tecnici di climatizzazione, quali box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano. Si evidenzia che nel caso in cui un immobile sia stato dotato prima del 06.06.2013 di ACE (attestato di certificazione energetica) non è necessario venga sostituito dall’APE. Il link di seguito riporta la storia energetica legislativa della certificazione energetica degli edifici in Italia – storia Legislativa Certificazione energetica (fonte: Il Giornale dell’Ingegnere – 16 gennaio 2015) .
Processo Civile telematico – Come restituire una C.T.U. telematicamente
Con l’emanazione del decreto legge n.179 del 18 ottobre 2012 si rende obbligatorio il deposito in via telematica degli atti processuali tra cui le consulenze d’ufficio, le richieste di proroga e le richieste di liquidazione. Cliccando sulla locandina Processo Civile Telematico si riportano, in maniera sommaria, i diversi passi necessari per ottemperare a quanto previsto dal predetto decreto legge. Per una consultazione più dettagliata consultare la locandina fornita dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Crash test Auto-Gradino
In data 21 giugno 2014 presso l’Università degli Studi di Firenze si svolgerà una giornata di studi rivolta all’analisi degli incidenti stradali caratterizzati da un’autovettura con sospensione divelta a seguito della collisione. Verranno così effettuate delle prove di crash tra autovettura e gradino al fine di valutare l’effettiva energia dissipata. La giornata sarà suddivisa in una parte teorica con analisi di simulazioni agli elementi finiti ed una parte pratica dove verranno mostrate le effettive prove di crash. Di seguito si riporta la locandina dell’evento
Seminario Pro-Impact 5.0
In data 11 e 12 Aprile in Firenze presso l’Hotel Raffaello, si svolgerà il seminario 2014 Pro-Impact. L’obiettivo sarà analizzare: il modulo per il calcolo dell’energia di deformazione attraverso l’applicazione di un nuovo data base EES; il modulo per il calcolo dell’energia di deformazione attraverso l’applicazione della fotogrammetria; il modulo di cinematica tridimensionale. Di seguito si riporta la locandina2014 del corso.
Brevi cenni sul dispositivo scatola nera
Il dispositivo scatola nera risulta caratterizzato da un rilevatore GPS in grado di rilevare con buon approssimazione la posizione del veicolo, tramite le relative coordinate (longitudine e latitudine), e da tre accelerometri disposti in corrispondenza del baricentro dell’autovettura, orientati in modo da misurare le variazioni di accelerazione, in caso di sinistro, lungo i tre assi del veicolo. Il primo accelerometro consente di registrare le variazioni longitudinali di accelerazione del veicolo (in caso ad es. di tamponamento o urto frontale), il secondo registra le variazioni lungo l’asse trasversale del mezzo (in caso ad es. di urti laterali) ed il terzo registra le variazioni di accelerazione lungo l’asse verticale (in caso ad es. di ribaltamento). A seconda della tipologia di urto, i diversi accelerometri registreranno le relative variazioni di accelerazione sui rispettivi assi. I dispositivi scatola nera di vecchia generazione sono invece caratterizzati da un dispositivo GSM che localizza la provincia in cui si trova il veicolo, e da un numero di soli due accelerometri (non è presente quello lungo l’asse verticale). La soglia minima di attivazione del dispositivo scatola nera risulta pari ad 1 g. La soglia massima di rilevamento del dispositivo black box varia da 12 g a 16 g, a seconda se lo stesso risulta di vecchia o nuova generazione. Negli urti di bassa entità, tipo urti striscianti, il dispositivo non è in grado di rilevare l’evento di crash in quanto la decelerazione subita dal mezzo risulta decisamente modesta ed inferiore alla soglia minima di attivazione. La tabella rappresenta in maniera approssimativa le accelerazioni subite dal veicolo in funzione dei danni riportati dai relativi lamierati. I grafici accelerometrici presenti nel report scatola nera sono di tipo inerziale. Questo comporta che se il veicolo dotato di dispositivo scatola nera viene tamponato (subisce un’accelerazione) la curva lungo l’asse x verrà letta verso il basso. Se invece l’urto è frontale (subisce una decelerazione) la curva sull’asse x sarà verso l’alto. Nel caso di urto a destra, la curva sull’asse y sarà verso il basso mentre nel caso di urto a sinistra sarà verso l’alto.
A review of speedometers and the criteria to be considered before accepting “frozen” readings and other marks
Il Dott. Christopher Goddard (BSc IEng MIET) ed il Dott. David Prince (B. Tech MITAI) sono gli autori dello studio sull’analisi dei tachimetri e sull’utilizzo dei relativi dati rimasti congelati a seguito della collisione, premiato durante il 22° Convegno Europeo EVU come il miglior elaborato. Lo studio fornisce i differenti criteri da utilizzare prima di poter accettare come buona la lettura dei dati forniti dal tachimetro a seguito di una collisione. Di seguito è riportato l’ abstract di tale studio.
22° Congresso Annuale EVU
Congresso Europeo di EVU Il 17, 18 e 19 ottobre p.v., si terrà, per la prima volta in Italia, la 22° edizione del Congresso Europeo di EVU – Associazione Europea per la Ricerca e l’Analisi degli Incidenti Stradali. L’evento si svolgerà presso il Centro Congressi del GRAND HOTEL MEDITERRANEO di Firenze, via Lungarno del tempio, 44. Oggetto del Congresso saranno le questioni relative alla ricostruizione dei sinistri con veicoli a due ruote, con particolare riguardo al profilo della sicurezza stradale; l’analisi relativa all’influenza dei fattori umani negli incidenti stradali (anche in rapporto con i sistemi di sicurezza attiva) nonché la ricostruzione dei sinistri sulla base dei dati forniti da data event recorder (scatola nera). É garantita la traduzione simultanea di tutte le letture in Italiano, Inglese e Tedesco. I dettagli dell’evento sono disponibili nella locandina qui riportata. Per prenotazioni : www.evuitalia.it.
Seminario Pro Impact 4.0
Seminario Pro Impac In data 12 e 13 aprile 2013 il collega Ing. Filippo Begani, terrà presso l’Università di Firenze un seminario atto alla ricostruzione cinematica degli incidenti stradali tramite l’ausilio del software Pro Impact versione 4.0 Il seminario sarà diviso in un corso base, in cui verranno illustrati nel dettaglio i nuovi moduli Energia di deformazione e Compatibilità danni, con l’analisi di numerosi casi studio ed un corso avanzato, destinato a chi già conosce ed utilizza il software, in cui verranno discusse ed analizzate le novità del software Pro Impact 4.0 relative all’utilizzo dei dati forniti da data event recorder. I dettagli dell’evento sono disponibili nellalocandina-2013 qui riportata.